In quanti solo tre anni fa avrebbero scommesso un euro che la Tritium si sarebbe trovata al secondo posto in Eccellenza ed in piena corsa per ottenere un posto in serie D? In quanti avrebbero pronosticato che i biancoazzurri avrebbero affrontato un big match con una posta in palio di altissimo valore come ai vecchi tempi? Crediamo in pochi. Quella contro il NibionnOggiono non è una partita, ma LA Partita, rigorosamente con articolo determinativo e iniziale in maiuscolo, è una Finale. La capolista finora ha disputato un campionato da extraterrestre e domenica scorsa per la prima volta è caduta in casa contro la Luisiana. Il sodalizio di mister Marco Sgrò ha voglia, tenacia, grinta ed un unico obiettivo: vincere. Sì, vincere, per accarezzare un sogno tanto dolce ed impensabile solo fino a due anni fa chiamato serie D. In campo andrà una Tritium guerriera perché la Tritium merita di andare in serie D. Però i ragazzi da soli non vanno da nessuna parte: lo stadio “La Rocca” deve diventare una bolgia e deve essere pieno di tifosi. Il NibionnOggiono è la nuova Pro Patria, la nuova Sanremese, la nuova Nova Colligiana, giusto per ricordare tre sfide in cui si videro più di mille spettatori a Trezzo. A prescindere da come andrà, bisogna dire grazie al presidente Juri Camoni, al direttore sportivo Gianluca Leo, a tutta la dirigenza, allo staff tecnico e a tutti i giocatori, quelli attuali e quelli delle stagioni precedenti. Se la Tritium è in lotta per un obiettivo importante è grazie a chi ha creduto nel Progetto Tritium. Il lavoro, la serietà, la progettualità e la tenacia pagano sempre, così nella vita come nel calcio. La Tritium deve vincere. Il sogno chiamato Serie D continua. Non succede, ma se succede…
Mattia Vavassori